Rifiuti da Costruzione e Demolizione: verso la circolarità

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Data news: 
16/05/19

L’UE intensifica le iniziative e gli studi per “chiudere il cerchio” del ciclo di vita degli edifici, con un’attenzione particolare sui rifiuti da costruzione e demolizione che costituiscono il più grande flusso di rifiuti in Europa. Già sin dal 2012 la Commissione UE aveva individuato le principali sfide che il settore avrebbe dovuto affrontare in termini di investimenti, capitale umano, efficienza delle risorse, regolamentazione e accesso ai mercati con azioni specifiche per sfruttare il potenziale delle costruzioni a basso consumo energetico per spronare la crescita del settore cruciale per l’economia europea, generando quasi il 10% del PIL dell’UE e fornendo 20 milioni di posti di lavoro, principalmente nelle micro e piccole imprese. La competitività delle imprese di costruzione è una questione importante, non solo per la crescita e l’occupazione in generale, ma anche per garantire la sostenibilità del settore.

Per la costruzione e l’uso degli edifici nell’UE si utilizza infatti circa la metà dei materiali estratti e dei consumi energetici, nonché circa un terzo del consumo idrico. Inoltre, il settore genera circa un terzo di tutti i rifiuti ed è associato a pressioni ambientali che insorgono in fasi diverse del ciclo di vita di un edificio, fra cui la fabbricazione dei prodotti da costruzione, la costruzione, l’uso, la ristrutturazione dell’edificio nonché la gestione dei rifiuti edili. Quello dell’edilizia dunque, oltre ad essere un potente motore dell’economia globale, è anche un settore cruciale per il raggiungimento degli obiettivi sul clima dell’Accordo di Parigi e di quelli di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU al 2030.

Per promuovere un uso più efficiente delle risorse usate dall’edilizia commerciale, residenziale e pubblica, sia essa nuova o ristrutturata, nonché per ridurre gli impatti ambientali complessivi nell’intero ciclo di vita degli edifici, è quindi necessario affrontare una transizione “circolare” del settore delle costruzioni europee. In accordo con questo la Commissione Europea ha inserito nel Pacchetto UE sull’economia circolare, nuove proposte legislative sui rifiuti e azioni che mirano a “chiudere il cerchio” del ciclo di vita dei prodotti. L’economia circolare rappresenta uno spostamento dal tradizionale flusso lineare del modello di crescita “prendere-fare-consumare-smaltire, verso un sistema sostenibile che mira a ridurre l’uso di risorse vergini, generare risparmi attraverso il miglioramento nell’uso di risorse secondarie e la diminuzione degli impatti ambientali negativi.

Nel 2016 il settore delle costruzioni è stato responsabile del più grande flusso di rifiuti nell’UE (923 milioni di tonnellate di rifiuti da costruzione e demolizione) e questo rende ovviamente questo argomento di forte interesse per questo settore. 

Per approfondire:  https://www.regionieambiente.it/rifiuti_costruzione_demolizione